La scuola Marchigiana

La Tradizione

La vocazione dell’Italia all’arte liutaria è nota e la stessa cosa può dirsi di alcuni pregevoli liutai che svolsero la loro attività in diverse zone delle Marche, nel corso dei secoli e sin dall’epoca classica della liuteria, tra cui Antonio Mariani da Pesaro (1640–1680) e Fabio Mariani, Rainaldo Ungarini da Fabriano (1732 ?– 1813 ?), Gasparo Assalone, Giuseppe Baldantoni (1784–1873) di Ancona, Giuseppe Odoardi (1746–c. 1786) detto il “Villan d’Ascoli” conosciuti, probabilmente, soltanto da intenditori ed addetti che, comunque, hanno attribuito ai loro lavori un ruolo importante nella storia dell’arte liutaria e delle tradizioni artigianali marchigiane.

D’altronde in Umbria e nelle Marche, a lungo ricomprese nello Stato Pontificio, la cultura musicale ed artigianale presero strade un po’ diverse da quelle che caratterizzarono le diverse regioni del nord Italia dando vita, dunque, ad una tradizione dalle peculiarità differenti.
A dare particolare lustro alla liuteria marchigiana fu il fermano Andrea Postacchini (1786 – 1862) che operò in epoca ottocentesca meritandosi l’appellativo dello “Stradivari delle Marche”. Come testimoniato da un suo violino del 1824 che reca la numerazione 214, la sua produzione fu particolarmente prolifica e spaziò tra violini, viole, violoncelli e addirittura chitarre ed archetti. La sua arte diede vita ad una nuova tradizione liutaria marchigiana di cui fu considerato una sorta di pioniere, tanto da essergli stato intitolato un premio.

Lo “Stradivari delle Marche” non fu, comunque, l’unico liutaio a fare della tradizione marchigiana un’eccellenza. In diverse zone della regione operarono valenti liutai i cui nomi sono giunti sino ai giorni nostri.
A Urbino, ad esempio, a fine Settecento lavorarono Pietro e Crescenzo Ugar (c. 1750–1891), a Città di Castello è da ricordare Domenico Corbucci.
Nell’Ottocento e nel Novecento, infine, si ritagliarono un ruolo di spicco Emidio Celani (1866–1898) e Costantino Celani (1869 – 1953) “il Turco”, Antonio Fabiani (1898–1969), Cesare Castelli (1912–2003) e.
Costantino

Un ringraziamento speciale a “ Tarisio “ https://tarisio.com/
( New York – London ) che ci ha permesso di utilizzare il suo stupendo archivio fotografico.
Thanks so much Tarisio